Tenuta Mazzolino: Borgogna – PV.
Lo so: potrei essere accusato di campanilismo, di essere esagerato o, peggio ancora, di voler promuovere qualcuno oltre i suoi reali meriti. Pazienza, correrò il rischio! Spero che chi come me ha, da alcuni anni, la fortuna di assaggiare questi prodotti, possa riconoscersi in ciò che penso e scrivo.
L’attenzione al lavoro in vigna, le pratiche di cantina che riprendono e adattano al nostro terroir le tecniche borgognone, il legno usato per esaltare i profumi del vino e non per arricchirlo di sentori estranei mascherando, talvolta, le carenze olfattive del vino stesso: ecco alcuni dei meriti di quest’Azienda che da anni raccoglie riconoscimenti dalle migliori riviste di settore.
Durante la nostra visita accompagnato da Claudio Giorgi, l’agronomo della Tenuta, molti sono stati gli aspetti che mi hanno colpito. Innanzi tutto i numeri: ero convinto che la produzione fosse molto più alta, mentre invece, con 120.000 bottiglie totali, Mazzolino può sicuramente essere considerata un produttore di medio – piccole dimensioni, anche nel contesto oltrepadano ricco di cantine a conduzione realmente familiare. Degna di nota anche l’attenzione all’ambiente e al paesaggio, non solo in termini di conduzione del vigneto, ma anche di progettazione e realizzazione delle strutture aziendali; ne è un ottimo esempio l’eccellente ripristino ambientale effettuato dopo il recente ampliamento della parte sotterranea della cantina. In ultimo, ma non certo per importanza, mi hanno favorevolmente colpito i costi dei loro vini in relazione alla qualità. Intendiamoci, alcuni prodotti non sono economici, ma non sono cari! È fondamentale che i consumatori imparino ad apprezzare la differenza tra questi due termini: un qualsiasi prodotto è costoso quando per acquistarlo si deve investire un’ingente somma di denaro; è caro se lo stesso prodotto non merita tale denaro.
Recensioni
Cruasè Brut – Pinot nero Metodo Classico Rosè O.P. DOCG 13% vol Vino ottenuto da uve Pinot nero in purezza (cloni da rosso) con brevissima macerazione sulle bucce e almeno 18 mesi sui lieviti; nel bicchiere si mostra di un bel color salmone chiaro, brillante con perlage fine e molto persistente. Al naso si rivela molto schietto, fine e intenso; si percepiscono le note varietali del vitigno di piccoli frutti rossi arricchiti da sentori floreali di rosa fresca e un giusto ricordo di crosta di pane. In bocca entra con piacevolissima e intensa freschezza, rivelando rapidamente un eccellente armonia e un corpo di tutto rispetto; molto buona la corrispondenza naso bocca; decisamente persistente.
Terrazze – Pinot nero IGT Provincia di Pavia 2011 13% vol. Questo vino è stato pensato per essere un prodotto che, pur nel pieno rispetto delle caratteristiche del vitigno, risulti di pronta beva e adatto anche a piatti non particolarmente impegnativi. La sua lavorazione avviene totalmente in acciaio. Nel bicchiere ci appare di un bel rubino trasparente, non particolarmente denso ma in grado, in virtù del buon grado alcolico, di formare lungo le pareti del bicchiere lacrime fitte e relativamente lente. Al naso risulta molto schietto, fine, abbastanza intenso, piuttosto sottile e caratterizzato da sentori di fragola e fragoline di bosco; col tempo dal bicchiere emergono anche piacevoli note di liquirizia. In bocca è intenso, fine, giustamente tannico e di buon corpo; è un vino di buona persistenza.
Noir – Pinot nero O.P. DOC 2007 13,5% vol. Il Noir è il più borgognone tra i rossi dell’Azienda. La fermentazione avviene in acciaio ma, dopo la svinatura, il Noir trascorre circa un anno in barrique di rovere francese (Allier e Tronçais per circa 1/3 nuove, 1/3 di secondo passaggio, 1/3 di terzo passaggio) dove avvengono la fermentazione malolattica e la prima parte dell’affinamento; quest’ultimo continuerà in bottiglia nei 12 mesi successivi prima della sua messa in commercio. L’esame visivo rivela un vino di color rubino intenso, denso alla rotazione con lacrime che non finiscono mai di scendere… Il naso è molto fine, intenso e decisamente complesso; all’olfazione inizialmente prevalgono i piccoli frutti di bosco tipici del Pinot noir, seguiti da note di liquirizia, pepe, tabacco e un piacevole ricordo di vaniglia, memoria olfattiva della sua permanenza in barrique. In bocca rivela immediatamente tutta l’armonia e la grandissima eleganza di questo straordinario vitigno; i tannini sono setosi, avvolgenti e di grande piacevolezza. Per via retrolfattiva ritroviamo, come fossero vecchi amici sempre presenti nel nostro cuore, tutto i sentori che già ci avevano affascinato al naso; come è lecito aspettarsi da quanto scritto finora, si tratta di un vino di grande persistenza aromatica.
Permettetemi ora di concludere con alcune considerazioni. I vini degustati sono tutti di ottima o eccellente qualità e sempre con un rapporto qualità prezzo più che corretto. Trovo però che sia da sottolineare una caratteristica che ritengo fondamentale: i tre vini degustati, pur con le ovvie differenze organolettiche e di costo, sono accomunati da un pregio raro: sono tutti inequivocabilmente riconoscibili come figli del Pinot noir, un vitigno difficile e capriccioso che deve essere amato e capito affinché possa regalarci tutte le emozioni di cui è capace.
Per finire, stavolta davvero, un consiglio: assaggiate anche il Blanc, uno Chardonnay fermentato e affinato in legno che mi porta a chiudere con la stessa frase con cui ho iniziato… Tenuta Mazzolino: Borgogna – PV.
Dati generali
Tenuta Mazzolino – Via Mazzolino, 26 – 27050 Corvino San Quirico (PV)
Per acquisti o informazioni
Tel: +39 0383.876122 – Fax: +39 0383.896480 – info@tenuta-mazzolino.com – www.tenuta-mazzolino.com
Acquisti, visite in vigna e in Azienda con degustazione su prenotazione
Dati aziendali
Titolare: Sandra Braggiotti
Enologo: Jean François Coquard
Agronomo: Claudio Giorgi
Anno fondazione: 1980
Superficie vitata: 22ha – Quota: circa 200m s.l.m.
Esposizioni prevalenti: nord – est; nord – ovest – Suoli: argille e argille calcaree; raramente sabbie
N° bottiglie prodotte annualmente: 120.000
Modalità di allevamento: guyot, cordone speronato – Densità di impianto: 5200 ceppi/ha
Metodi di conduzione: vigneti inerbiti e trattamenti al bisogno
Vitigni coltivati
Bacca rossa: Pinot nero (cloni da rosso), Croatina e Cabernet sauvignon
Bacca bianca: Chardonnay, Moscato bianco
Referenze
Date le numerose referenze prodotte consultare direttamente il sito dell’Azienda.