In Lomellina, questo non è un bel periodo per il mondo del riso, minacciato prima di tutto dall’aumento dei prezzi e poi dal prevedibile taglio dei contributi comunitari. Ma non tutto è perduto: lo sbocco potrebbe essere la produzione di energia elettrica “verde”. Il tema, di stretta attualità, è stato affrontato a Mede (PV) sabato scorso nell’ambito di un tavolo tecnico che intende istituire Giorgio Guardamagna, presidente del Gruppo azione locale (Gal) Lomellina.
Presenti anche rappresentanti tecnici e politici delle amministrazioni pubbliche, professionisti, ambientalisti e associazioni produttive, che dovranno elaborare, nei prossimi sei mesi, standard comuni e condivisi.
«Le nostre imprese agricole rischiano di essere marginalizzate, togliendo alle nuove generazioni una concreta prospettiva di lavoro e soprattutto privando il nostro territorio della sua più grande ricchezza in termini di professionalità, ma anche di cultura materiale, paesaggio e tradizioni. – ha detto il sindaco di Mede, Giorgio Guardamagna – La qualità della vita nei nostri paesi rischia di subire flessioni, sia per la banalizzazione del territorio conseguente alla crescita incontrollata di strutture e infrastrutture non sempre logiche, sia per il crescente costo del vivere. L’agricoltura dovrebbe sempre più fornire combustibili per il riscaldamento della città, attraverso opere progettate o riconvertite a tale scopo».
Con questa proposta, in particolare, i costi di riscaldamento di strutture pubbliche e private potrebbero diminuire drasticamente, insieme alle emissioni di inquinanti da idrocarburi.