Come scelgo il vino? Ecco una domanda a cui, presto o tardi, tutti si trovano a dover rispondere. Purtroppo non esiste una sola risposta, ma dipende quale criterio vogliamo privilegiare: la tipologia, il cibo a cui dovrà essere abbinato, la fascia di costo o la zona di provenienza; alcune di queste domande richiedono competenze specifiche tipiche di un professionista o di un appassionato, ma molte di queste informazioni sono riportate obbligatoriamente in etichetta (o meglio sulle etichette); sapere utilizzare tutti i dati presenti ci aiuterà a una scelta consapevole soprattutto quando, come nella grande distribuzione, sono presenti prodotti di costi molto diversi e, generalmente, non è disponibile personale specializzato che ci possa consigliare.
Prima di iniziare a descrivere come leggere un’etichetta, è necessario specificare che ciò che normalmente noi chiamiamo “vino” è un prodotto ottenuto esclusivamente dalla fermentazione alcolica totale o parziale di uve fresche, pigiate o no, o di mosti di uve ottenute da Vitis vinifera. Questa definizione esclude la possibilità di commercializzare prodotti ottenuti da uve di altre specie, per esempio da uve americane (fragolino). Nel caso dei vini speciali (spumanti, liquorosi o fortificati, aromatizzati) sono ammesse alcune tecniche produttive particolari di cui tratteremo in seguito.
Il vino può, ovviamente, essere classificato secondo diversi criteri (visivi, organolettici, legislativi).
I criteri visivi e organolettici principali sono i seguenti:
- in base a colore: rosso, rosato o bianco;
valutando la presenza o meno e la quantità di effervescenza; in questo secondo caso avremo:
- vini fermi o tranquilli, che non hanno nessuna effervescenza;
- vini vivaci, dotati di una certa effervescenza, che però non comporta una sovrappressione di più di 1 bar;
- vini frizzanti, con una sovrappressione fra 1 e 2,5 bar e quindi dotati di una buona effervescenza;
- vini spumanti per cui la sovrappressione supera i 3,5 bar, valore minimo previsto dalla legge ma normalmente abbondantemente superato dai singoli produttori;
Un’altra possibile suddivisione è basata sul tipo di uva:
- vini ottenuti da uve aromatiche (es: traminer, malvasia moscato);
- vini ottenuti da uve di aroma intermedio (es: sauvignon blanc, müller thurgau)
- vini ottenuti da uve a gusto neutro si ottengono vini non aromatici (es: trebbiano, barbera).
Un’ulteriore classificazione può esser effettuata sulla base del residuo zuccherino. In tal caso i vini possono essere suddivisi nel modo seguente:
- secco: se il residuo zuccherino è minore o uguale a 4g/l
- abboccato: se il residuo zuccherino è compreso fra i 4g/l e i 12g/l
- amabile: se il residuo zuccherino è compreso fra i 12g/l e i 45g/l
- dolce: se il residuo zuccherino è maggiore di 45g/l
Affronteremo la parte legislativa in un prossimo articolo.