In queste giornate di primavera, anche in città, veniamo pervasi da un dolce e inebriante profumo: sono i fiori delle robinie.
La Robinia pseudoacacia L. è una pianta originaria dell’America del Nord che fu importata in Europa da Jean Robin, farmacista e botanico del re di Francia Enrico IV nel 1601. Dei fiori di acacia sono molto ghiotte le api infatti, uno dei mieli più conosciuti e apprezzati, è proprio quello di acacia. Nel linguaggio dei fiori, essi simboleggiano l’amore platonico o la speranza di un amore.
Ingredienti
- 20 grappoli di fiori di acacia
- gr. 180 farina 00
- 1 uovo
- 2 cucchiai di olio di semi + il necessario per friggere
- 2 cucchiai di zucchero
- acqua gassata fredda
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 1 pizzico di sale
- zucchero a velo
Preparazione
Controllate con cura che i grappoli di fiori di acacia non contengano insetti e spolverateli delicatamente senza lavarli con acqua. Rompete l’uovo in una ciotola separando il tuorlo dall’albume.
Aggiungete al tuorlo la farina setacciata con il bicarbonato, l’olio, lo zucchero e iniziate a mescolare aggiungendo gradualmente l’acqua frizzante fredda fino a ottenere una pastella morbida e priva di grumi. Coprite la ciotola con della pellicola e ponetela in frigorifero per un’ora circa.
Trascorsa l’ora, montate a neve molto ferma l’albume e incorporatelo delicatamente alla pastella. Scaldate abbondante olio in una padella, immergete singolarmente i grappoli di fiori nella pastella, fate colare quella in eccesso in eccesso e friggeteli finché non assumono un colore dorato. Scolate le frittelle e mettetele su carta da cucina per asciugarle dall’unto in eccesso. Trasferitele su un piatto e cospargete con abbondante zucchero a velo non vanigliato.