L’“oca lomellina” ha preso vita dall’incrocio a lungo sperimentato tra l’oca di razza Romagnola con la Bianca di Embden.
Il suo allevamento ha un costo di mantenimento tra i più bassi tra tutti gli animali da cortile.
L’oca adulta si procura da sola buona parte del proprio cibo attraverso il pascolo, tuttavia, a causa della sua voracità, non disdegna anche di scarti di cucina.
Ingredienti
- 1 collo d’oca
- 500 gr. carne d’oca macinata
- 1 fegato di oca
- 1 uovo
- 3 di grana grattugiato
- 1 spicchio aglio
- 2 cucchiai di prezzemolo tritato
- 1 mazzetto di odori (salvia, rosmarino, alloro, maggiorana)
- pane raffermo
- 1/2 bicchiere di latte
- noce moscata
- sale, pepe
- 2 kg di grasso d’oca
Preparazione
Staccate la pelle dal collo dell’oca estraendola come se fosse un guanto, lavatela con cura con acqua e aceto e asciugatela. Cucite uno dei lati.
Tagliate il fegato d’oca a pezzetti. In una ciotola impastate la carne tritata con l’uovo, il grana grattugiato, lo spicchio d’aglio schiacciato, il pane ammorbidito nel latte, il prezzemolo tritato, il sale, la noce moscata e il pepe.
Con il composto preparato riempite la pelle del collo dell’oca, intervallando il ripieno con dei pezzetti di fegato ed evitando di pressarlo troppo. Cucite l’altra estremità del collo.
Fate fondere in una casseruola larga e bassa il grasso d’oca, portatelo a temperatura, aggiungetevi il mazzetto di odori e il collo farcito e lasciatelo cuocere, a fiamma moderatissima, per 2 ore senza mai farlo bollire. Togliete il collo dalla casseruola, tagliatelo a fette e servitelo accompagnato da un’insalata di misticanza o altro contorno a piacere.
Il collo d’oca ripieno è possibile conservarlo anche a lungo lasciandolo immerso nel suo grasso di cottura che, solidificandosi, formerà un involucro protettivo.