Queste ciambelle sono originarie di Staghiglione di Borgo Priolo (Pavia) con una ricetta di oltre 100 anni fà. Ancora oggi in aprile viene proposta la Sagra dei brassadè di Staghiglione. I brassadè vengono venduti legati in collane di undici ciambelle infilate con filo di cotone attraverso il foro centrale. Lo schema di confezionamento è rimasto sempre lo stesso: cinque ciambelle sono infilate con la parte piatta rivolta nello stesso verso e le altre cinque con la parte piatta in verso opposto. L’undicesima ciambella viene usata come fermaglio e, a essa, si legano i capi dello spago di cotone. La collana è fatta in modo di poter essere appesa all’estremità opposta della ciambelle “fermaglio” in modo tale da avere tutte le ciambelle con la parte piatta rivolta verso il basso. Questo sistema di legatura a collana fa pensare a un modo comodo di trasportarli, per averli sempre a portata di mano.
• 1 kg di farina bianca 00
• 100 gr. strutto
• 100 gr. di burro
• 180 gr. di zucchero
• 1 pizzico di sale
• 1 cucchiaino di carbonato di ammonio (oppure una bustina di lievito per dolci)
Preparazione
Disponete la farina a fontana e, nel mezzo, versate tutti gli altri ingredienti. Impastate il tutto aggiungendo acqua quanta ne occorre per ottenere una pasta soda, ma non troppo dura. Quando l’impasto è pronto formate dei bastoncelli spessi quanto il pollice, lunghi circa 15 centimetri che si chiuderanno a ciambella, premendo bene sulla congiunzione affinché non si stacchino durante la cottura. Nel frattempo, portate a bollore una capace pentola piena di acqua. Buttate in acqua i brassadè togliendoli non appena vengono a galla. Passateli in acqua fredda, scolateli e disponeteli su un canovaccio pulito allo scopo di farli asciugare. In seguito sistemateli su teglie precedentemente imburrate e fate cuocere in forno a temperatura di 180°/200° fino a che non risulteranno ben secchi e dorati.