Scrivere di birra in provincia di Pavia, tradizionalmente e giustamente legata al vino, mi permette di capire cosa debba provare il povero Fantozzi sotto la sua nuvola. Ritengo, però, che promuove la qualità nel nostro territorio debba essere non solo apprezzato ma anche aiutato e ringraziato. Il comparto enogastronomico è, appunto, un comparto e deve comportarsi come tale: presentarsi unito sul mercato per sostenere i prodotti dell’agricoltura, dei piccoli artigiani e delle aziende storiche che perseguono, pervicacemente, la ricerca della qualità.
La birra è un prodotto antico almeno quanto il vino che vede le proprie origini nell’antico Egitto. La sua diffusione è rapida e capillare e, pur con importanti ed evidenti differenze (ad esempio l’aggiunta del luppolo), giunge ai nostri giorni testimone della abilità dell’uomo di ottenere prodotti anche molto diversi tra loro partendo da pochi, semplici e poveri prodotti: acqua, cereali e luppolo.
Il Birrificio Rurale
Nato dall’idea di un piccolo gruppo di appassionati homebrewer, il Birrificio Rurale nasce, sotto la guida del mastro birraio Silvio formatosi professionalmente presso l’ormai mitico Birrificio Italiano di Lurago Marinone (CO), nell’ottobre del 2008 e inizia la produzione nel giugno successivo. Le loro prime creature, Seta e Milady, ottengono subito un buon successo di pubblico, che li spinge a produrre, in vista della fiera di Rimini “SAPORE – Selezione Birra” del 2010, la Terzo Miglio, una birra in stile Pale Ale, premiata in quell’occasione come la migliore birra italiana nella categoria ad alta fermentazione 12 – 16°P.
Attualmente la produzione del Birrificio Rurale ha raggiunto i 70hl al mese di cui circa il 70% è distribuito in fusti e la porzione rimanente in bottiglie da 50cl. Le sette diverse birre prodotte sono tutte ad alta fermentazione con rifermentazione in fusto o in bottiglia.
Le birre
Milady: birra in stile Strong bitter ottenuta mediante l’aggiunta di luppoli inglesi aromatici con note floreali ed erbacee ben compensate, come in gran parte delle birre ad alta fermentazione, dalla netta tendenza dolce dei malti. Alc. 5,6% vol.
Terzo Miglio: in stile Pale Ale ottenuta con l’utilizzo di luppoli americani che rilasciano note agrumate e balsamiche. In bocca entra con una marcata nota dolce dovuta ai malti e chiude amara in virtù dell’abbondante luppolatura. Alc. 5,8% vol.
Le birre stagionali
Oasi: birra estiva aromatizzata al miele di castagno prodotto dall’Az. Agricola Fattoria Oasi che le dona delicati sentori di miele ben supportati dalla nota amara dei luppoli. Alc. 5% vol.
Hop Art: birra stagionale di colore giallo paglierino con forti note fruttate e agrumate e una piacevole acidità; durante la produzione è soggetta a un doppio dry hopping, cioè al passaggio della birra direttamente sui fiori di luppolo, sia subito prima della fermentazione sia prima dell’imbottigliamento, al fine di aumentare l’intensità e la complessità del suo profumo. Alc. 4,4% vol.
Le birre degustate dall’autore per questa recensione
Seta: birra di stile Blanche di ispirazione belga. Si presenta di un bel color paglierino leggermente velato. Il cappello di schiuma, persistente e denso, è di un bel bianco candido e, dopo un primo sorso, lascia, come si conviene ad una birra di qualità, evidenti tracce di schiuma sulle pareti del bicchiere, i così detti “merletti di Bruxelles”. Al naso sono evidenti le note di arancia e coriandolo tipiche di questo stile birrario. In bocca è dissetante, di buon corpo e molto equilibrata. Alc. 5% vol.
Blackout: birra stout in stile irlandese; la schiuma è densa, persistente e di color caffelatte e, come per la Seta, forma magnifici merletti di Bruxelles dopo il primo sorso. Alla vista appare nera e impenetrabile e al naso regala note di caffè e cioccolato dovute alla tostatura dei malti che, dopo un primo sorso durante il quale emerge una lieve tendenza dolce, ritroviamo in bocca unite a marcate note di liquirizia. Alc. 4,2% vol.
Castigamatt: Questa birra stagionale, ispirata allo stile angloamericano delle Black IPA (IPA è l’acronimo di India Pale Ale, una tipologia di birre inglesi nate nel XVIII secolo per l’esportazione verso l’India e, pertanto, fortemente alcoliche e luppolate per facilitarne la conservazione durante il lungo viaggio), è ottenuta con malti fortemente tostati e luppoli americani usati con generosità; inoltre, a fine lavorazione, cioè immediatamente prima dell’imbottigliamento, la Castigamatt è sottoposta a un singolo dry hopping ottenendo così un’ulteriore estrazioni di aromi senza però aumentarne le note amare. La schiuma è densa, persistente, fine e di color caffelatte. La birra, di colore nero, offre profumi di caffè e caramello. In bocca, dopo un ingresso con netta tendenza dolce, libera note speziate e di liquirizia in equilibrio con l’amaro derivante dai luppoli e della intensa tostatura dei malti. Questa birra è stata riconosciuta nel 2011 come la miglior birra italiana nella categoria birra scura ad alta gradazione di ispirazione angloamericana. Alc. 7,5% vol.
Dove trovarle
Il Birrificio Rurale non ha né uno spaccio proprio né un proprio pub. Le sue birre possono essere acquistate presso l’Az. Agricola Fattoria Oasi in località Cascine Calderari, presso il negozio Massolini di Borgarello, tramite alcuni G.A.S. pavesi e presso il beer shop l’Altra birra a Pavia. Per chi volesse provarle in un pub, possibilmente alla spina, un’ampia scelta di prodotti è generalmente presente all’Osteria del Mercato Vecchio a Vigevano, oppure, ma con minore scelta, allo Sherwood di Nicorvo e alla Vecchia Stazione di Binasco (in bottiglia).
Il birrificio si trova all’interno dell’Az. Agricola Fattoria Oasi alle porte di Pavia, nei pressi della SS 35 dei Giovi, in località Cascine Calderari in comune di Certosa di Pavia.
Per qualsiasi informazione: info@birrificiorurale.it – http://www.birrificiorurale.it/
tel.: 340 2265986 – 345 5693620