Piccoli produttori crescono e, infatti, Antonio è cresciuto: è cresciuto in queste terre, nel cuore dell’Oltrepò vinicolo, di cui conosce tradizioni e cultura che trasmette con passione a chi vuole imparare. In comune di Pietra de’ Giorgi, a occidente di Canneto pavese, questa piccola Azienda rappresenta la tradizione basata su saperi antichi felicemente sposata con le moderne tecniche agronomiche e di cantina. La tradizione, di fatto, comincia in vigna con la conservazione di antichi cloni di barbera e riesling italico: alcune vigne, infatti, risalgono agli inizi degli anni ’30 del secolo scorso quando ciascun territorio utilizzava varietà che si erano adattate nei secoli alle specifiche condizioni ambientali (clima e suolo in primis). In vigna tutto è fatto a mano direttamente da Antonio o da pochi fidati operai durante la vendemmia; anche in cantina il lavoro è svolto in modo attento e tradizionale con poche piccole concessioni al mercato: per esempio alcune barriques (in Oltrepò, come in gran parte d’Italia, i legni tradizionali erano grandi e le barriques, di tradizione francese, sono un’introduzione recente) usate comunque con molta parsimonia per lasciare che il vino esprima al meglio l’anima del terroir.
La visita all’Azienda insieme ad Antonio e alla moglie Gloria, entrambi esperti sommelier, è un’esperienza che permette di imparare: imparare cosa vuol dire amore per il proprio lavoro, per la terra e per una civiltà che c’è ancora ma che si sta perdendo insieme ai saperi, e ai sapori, che porta con sé. Si possono degustare i diversi vini prodotti abbinati a salumi fatti in casa e lungamente stagionati (salami, coppe, pancette) proprio allo scopo di permettere al visitatore di capire perché i vini d’Oltrepò sono come sono: vini e cibi, nella storia, si sono sempre sviluppati insieme per dare il loro meglio con le poche risorse disponibili e le tante bocche da sfamare.
Come sempre, almeno tra queste colline, occhi, spirito e stomaco torneranno poi a casa rasserenati dal poter ancora vivere esperienze così.
VINI RECENSITI DALL’AUTORE
SPUMANTE “SASSI DI LUNA” O.P. DOC 12% vol. Metodo Martinotti Ottenuto dall’assemblaggio di basi spumanti di pinot nero (70%) e chardonnay (30%), questo metodo Martinotti (o charmat per i francofili) nel bicchiere si mostra brillante, di color paglierino chiaro, con un perlage fine e persistente. Il naso, schietto e fine, è inizialmente colpito da intense note di frutta bianca fresca (mela gialla e pesca su tutto); in seguito emergono chiare note minerali e i profumi di lievito, tipici degli spumanti metodo classico o, come in questo caso, dei Martinotti con lunga permanenza in autoclave (sei mesi). Al gusto, oltre confermare quanto già percepito al naso, risulta essere di buon corpo, abbastanza caldo e morbido pur mantenendo ottima freschezza e sapidità e dando così prova di ottimo equilibrio. Fini e intense anche le sensazioni retro-olfattive anche se non molto persistenti.
PINOT ROSÉ O.P. DOC 11,5% vol. Questo vino, ottenuto dalla vinificazione in rosa di uve pinot nero in purezza, alla vista si presenta limpido e di color cerasuolo intenso. Ad un primo esame olfattivo emergono prepotentemente le note varietali di piccoli frutti rossi, quali ad esempio le fragoline di bosco, seguite da sentori ben evidenti di ciliegia fresca e banana. In bocca risulta equilibrato, di buon corpo, rotondo, fresco e leggermente sapido. L’aroma di bocca è intenso e fine con un’ottima corrispondenza con quanto precedentemente emerso al naso; la persistenza può essere valutata intorno ai sei secondi.
“VELLUTO” – Uva rara in purezza. Provincia di Pavia IGT 2010 12% vol. Questo vino, prodotto per la prima volta con la vendemmia 2010, rappresenta un’eccezione nel panorama enologico nazionale. L’uva rara, infatti, raramente è vinificata in purezza e, nei pochi casi in cui ciò avviene, è prevalentemente utilizzata per ottenere vini rosati, profumati e di pronta beva. “Velluto”, al contrario, alla vista si presenta di colore porpora molto intenso e quasi impenetrabile. Il naso è schietto e intenso caratterizzato da sentori di frutta rossa matura, more, ciliegie ed evidenti note eteree. In bocca entra piuttosto aggressivo in virtù dei tannini ancora troppo giovani pur lasciando presagire un loro ammorbidimento nel tempo. È un vino di corpo, caldo e rotondo con ancora tutta la freschezza della gioventù, una percepibile sapidità e un certo squilibrio verso le durezze. Per via retronasale si conferma intenso e fine nonché di buona persistenza. Il color porpora, i tannini giovani e la marcata acidità lasciano ben sperare per una la sua durata nel tempo.
DATI GENERALI
Azienda Agricola Antonio Dellabianca – Via Casa Nuova, 3 – 27040 Pietra de’ Giorgi (PV)
Tel. 0385 85291 – E-mail: dellabianca.antonio@libero.it – www.antoniodellabianca.it
Sala degustazione: in allestimento – Per visite e acquisti prendere accordi con il titolare – Convenzionata ONAV
Titolare: Antonio Dellabianca – Enologo: Antonio Dellabianca – Fondatore: Ernesto Dellabianca
Anno fondazione: fine 1800
Superficie vitata: 4ha frazionati – Quote: circa 300m s.l.m. – Esposizione: variabile – Suoli sabbiosi e marne calcaree – Tipo di conduzione: vigneti inerbiti
N° bottiglie prodotte annualmente: 15.000
Modalità di allevamento: Guyot
Densità di impianto: 3.000 ceppi/ha
Produzione media: 70q/ha
Vitigni coltivati:
Bacca bianca: Riesling italico, Moscato bianco, Moscato giallo
Bacca rossa: Croatina, Uva rara, Barbera, Pinot nero, Ancellotta
Legni utilizzati: barriques
REFERENZE
Riesling vivace O.P. DOC
Riesling “Magia” O.P. DOC
Riesling affinato in barrique O.P. DOC
Pinot rosé O.P. DOC*
Moscato O.P. DOC
Spumante Metodo Martinotti “Sassi di Luna” O.P. DOC*
Bonarda O.P. DOC
Buttafuoco O.P. DOC
Buttafuoco affinato in barrique “Vigna del Praposollo” 2007 O.P. DOC
Barbera O.P. DOC
Barbera affinato in barrique 2007 O.P. DOC
Sangue di Giuda O.P. DOC
“Velluto” – Uva rara Provincia di Pavia IGT*
*Vini recensiti dall’Autore