Si parla tanto, talvolta a sproposito, di legame col territorio, di recupero delle proprie radici e tradizioni: la famiglia Alessi abita al Poggio da metà del ‘500 tanto che la località porta il loro nome. Le tradizioni quindi sono salve; non basta, però, vivere in un territorio per conoscerlo e comprenderne le potenzialità: è necessario anche capirlo, interpretarlo, studiarlo. A ben guardare, inoltre, le tradizioni sono le innovazioni del passato e quindi, se da un lato è fondamentale conservare ciò che ci è stato tramandato, dall’altro non è corretto rifiutare a priori tutto ciò che è nuovo o innovativo. Questa, secondo me, è la linea seguita da Roberto Alessi nel guidare la sua azienda “il Poggio”, in questo primo scorcio di terzo millennio.
Innanzitutto aver compreso, fatto non comune nel nostro Belpaese, che l’unione fa la forza creando, insieme ai colleghi delle Aziende “La Dinastia” e “La Marzuola”, il marchio “Le Valli d’Oltrepò” con un punto vendita comune a Broni e un portale per l’e-commerce. Roberto dimostra, oltre al resto, una visione di ampio respiro anche nei suoi vini, puntando alla qualità e non alla quantità (cosa questa, a onor del vero, sempre più frequente tra i nostri produttori), restituendo alla viticoltura una delle colline storiche dell’Oltrepo “La Badalucca” nel vicino Comune di Broni e, soprattutto, producendo vini che valorizzano il vitigno e il terroir e riuscendo a dare un’impronta personale ai propri prodotti senza seguire acriticamente né tradizione né mercato.
Volpara, sita sulla destra orografica della Valle Versa, è la patria del moscato in Oltrepò e, giustamente, “Il Poggio” ha fatto di questo vitigno il proprio punto di forza producendolo in due versioni: vivace (Vigneti di Volpara) e passito (Rosolio di Volpara) con appassimento delle uve su graticci. Interessanti anche le scelte di produrre in purezza il riesling renano, vitigno capace di regalare grandi vini ma, spesso, di difficile comprensione per i consumatori italiani a causa della grande freschezza e della forte mineralità e quella di produrre la Bonarda ferma “Vigna Fornace” con le uve di croatina 100% ottenute da un singolo vigneto posto a 430 m di quota. La croatina è un vitigno a maturazione medio tardiva (di solito verso la prima decade di ottobre) e che è generalmente coltivato a quote leggermente inferiori.
VINI RECENSITI DALL’AUTORE
RIESLING RENANO O.P. DOC 2009 13% vol. Vino difficile il riesling renano, ma capace di offrire da giovane grande freschezza e piacevoli note di frutta bianca e fiori freschi così come, almeno nelle sue massime espressioni d’Oltralpe, di manifestare, se lasciato maturare a lungo, grande mineralità e intense note terziarie di idrocarburi.
Questo riesling 2009, cristallino e di un bel paglierino intenso, ha rivelato un ottimo equilibrio fra le due tipologie estreme sopra descritte: al naso risulta intenso e fine, con marcati sentori di frutta bianca e fiori (uno su tutti il biancospino), ma lasciando già percepire le note minerali che lo caratterizzeranno in futuro. In bocca è risultato di corpo, caldo, rotondo, ma ancora decisamente fresco e sapido. Le sensazioni retro-olfattive sono intense e confermano pienamente, anche grazie a una buona persistenza, le piacevole impressione ottenute all’olfazione. È un vino pronto che, però, lasciato invecchiare potrebbe riservare piacevoli sorprese.
PINOT NERO VINIFICATO IN ROSSO “IL POGGIO” O.P. DOC 2006 13,5% vol. È sempre una sfida per un produttore affrontare questo difficile vitigno capace di offrire grandissimi risultati (pensate alla Borgogna) così come prodotti deludenti privi di nerbo e di equilibrio. “Il Poggio” 2006 nel bicchiere si mostra di un bel rosso rubino con leggeri riflessi granato, ampiamente giustificati dal millesimo. All’olfatto è decisamente intenso, fine e complesso e regala sentori di piccoli frutti (lamponi, more), liquirizia, spezie (pepe bianco e chiodi di garofano) oltre alle delicate note di legno derivanti da un uso accorto delle barriques. In bocca è caldo, morbido, fresco, ma con tannini ancora un po’ troppo aggressivi; l’aroma di bocca è fine, intenso e con buona persistenza. Questo vino, come il precedente, ha davanti a sé una vita ancora lunga e felice durante la quale i tannini potranno diventare morbidi ed eleganti raggiungendo così un felice equilibrio per ora non del tutto raggiunto.
MOSCATO “VIGNETI DI VOLPARA” O.P. DOC 2010 4,5% vol. Volpara è la terra del moscato in Oltrepo, ma questo non garantisce a priori un grande prodotto: il produttore fa la differenza. Roberto Alessi ha fatto la differenza realizzando un moscato di razza, un po’ fuori dagli schemi, ma in grado di essere apprezzato da chi voglia trovare nel vino eleganza, finezza e personalità. Nel bicchiere è cristallino e di un bel paglierino intenso; portato al naso (lasciate però passare qualche secondo per permettere alla CO2 di disperdersi un po’) si è colpiti dalla finezza dei profumi: citronella, rosa, piacevoli note di erba fresca e mela verde. In bocca, nonostante il residuo zuccherino di 110g/l, è ben equilibrato in virtù dell’ottima freschezza e sapidità. L’aroma di bocca ci restituisce intatte le sensazioni olfattive confermando finezza ed eleganza ma, soprattutto, regalandoci la voglia di berne subito un altro sorso.
DATI GENERALI
Azienda Agricola “Il Poggio” – Fraz. Poggio Alessi – 27047 Volpara (PV)
Per acquisti o informazioni: Le Valli d’Oltrepò – Strada Statale 617 Bronese, 5 – 27043 Broni (PV) – Tel./fax 0385 53020
http://www.levallidoltrepo.it/home.html – Acquisto on-line: SI – E-mail: info@levallidoltrepo.it
Convenzionata ONAV
Titolare: Roberto Alessi – Enologo: Piero Ballario – Fondatore: Luigi Alessi
Anno fondazione: 1550 con un periodo di inattività tra il 1930 e il 1998
Superficie vitata: 17ha frazionati – Quote: 350 – 430m s.l.m. – Esposizioni prevalenti: variabili
Suoli: marne calcaree – Tipo di conduzione: vigneti generalmente inerbiti
N° bottiglie prodotte annualmente: 50.000
Modalità di allevamento: 50% guyot e 50% Casarsa
Densità di impianto: 5.000 ceppi/ha
Vitigni coltivati
Bacca bianca: Moscato bianco, Riesling renano
Bacca rossa: Croatina, Vespolina, Barbera, Pinot nero (cloni da bianco e da rosso)
Legni utilizzati: barriques
REFERENZE
Spumante Metodo Classico Pinot nero O.P. DOCG
Spumante Metodo Martinotti Pinot nero O.P. DOC
Moscato “Vigneti di Volpara” O.P. DOC*
Pinot Nero vinificato in bianco O.P. DOC
Riesling renano O.P. DOC*
Bonarda vivace O.P. DOC
Croatina dolce “Intreccio” Provincia di Pavia IGT
Pinot Nero vinificato in rosso O.P. DOC*
Bonarda ferma “Vigna Fornace” O.P. DOC
Passito di Moscato “Rosolio di Volpara” O.P. DOC
* Vini recensiti dall’Autore