La furia di “Circe” si è abbattuta sull’Oltrepò orientale: una vasta area che comprende principalmente i comuni di Stradella, Zenevredo, Bosnasco, San Damiano, Montù Beccaria, Rovescala e Santa Maria della Versa, un comprensorio di oltre 3.000 ettari di superfici vitate che vanno dal 50 al 100 per cento. Vigneti di altissima qualità dove si coltivano le varietà tipiche dell’Oltrepò quali Barbera, Croatina, Pinot, Riesling e Uva Rara. Dall’indagine sul campo svolta in giornata dai tecnici di Coldiretti, anche con l’ausilio di sistemi satellitari, emerge una prima stima superiore alle valutazioni iniziali.
I primi calcoli provvisori collocano il danno alle coltivazioni tra il 60 e il 100% del raccolto di quest’anno, e se fossero confermati, corrisponderebbero ad un controvalore di oltre 5 milioni di euro, a cui dovrebbe essere sommata la probabile compromessa capacità produttiva per il prossimo anno. Ma l’impeto del fortunale non si è limitato alle coltivazioni e in alcuni casi, per esempio nel comune di Zenevredo, ha sradicato interi filari di vigneti, ha scoperchiato tetti e danneggiato strutture per la cui stima occorreranno più approfondite verifiche.